La mia Filicudi è un’isola bellissima, che si gira a piedi con tanta fatica e tanta meraviglia nel cuore.
Pensieri e sensazioni vissuti in una sola giornata sull’isola.

Arriva dopo Vulcano e Lipari, dopo Salina.
Finalmente l’aliscafo punta verso Filicudi.

Verde e marrone scuro, il giallo intenso delle ginestre.

Mi è bastato scendere al porto per innamorarmi.

Insieme a me donne e uomini carichi di scatole e spesa, la sensazione di essere lontana dal mondo.

Lo sguardo delle persone, dolce, incantato, silenzioso. Semplice.

Ecco a Filicudi la vita diventa finalmente semplice.
Poche cose, una macchina scassata o una vecchia Panda. Una chiesetta antica, che per arrivarci serve camminare un po’ in mezzo al finocchietto selvaggio, ai capperi, alle ginestre gialle gialle.

E il mare. Ovunque.

Chi vive qui ha come compagno il mare. Dall’alto è immenso, infinito.
Blu. Cielo azzurro e mare blu.

Le strade servono a poco.
Si cammina arrampicandosi in vecchie stradine di pietra, che portano alle case incastonate nella montagna.

Raccontare Filicudi non si può. Assaporarla in un solo giorno è impossibile.
Ma questa isola mi ha rapito il cuore.
Tornerò.
Senza dubbio.

Per fermarmi di più a respirarla. Vivere senza telefono e senza wifi. Godermi il sole dalla terrazza.E sentire il vento salato del mare accarezzarmi la pelle quando fa caldo.

Il porticciolo è un gruppetto di case intatte fra restaurate e antiche. I muri leggermente scrostati raccontano di mareggiate e vento forte, i colori sbiaditi sanno di sole forte.

La mia Filicudi

Risalendo in macchina o scooter verso la montagna si percorre l’unica strada asfaltata dell’isola che all’altezza di Villa La Rosa… si divide in due.
Sulla sinistra si scende alla spiaggia di Pecorini, piccolo porticciolo che sembra una cartolina, mentre a destra si sale fra tornanti e vedute panoramiche di una bellezza sconfinata.

Casette diroccate, piccole ville con giardini fioriti e bouganville viola e rosa, l’isola è autentica, decadente e dolce.

Raggiungi la Chiesa di Santo Stefano a Val di Chiesa per goderti un bel tramonto e comprare birra, capperi sotto sale e cipolle per cena da Salvatore.

Se ne sta lì, sopra il suo terrazzo, ad aspettare i turisti. Ti chiama…”vieni a vedere le cipolle”…e ti aspetta in questa grande casa, antica e mezza diroccata così tipica dell’isola.

Cipolle a Filicudi different details

Scendendo a Pecorini Mare, verso la fine sulla sinistra, trovi una mulattiera con la corda per la salita.
E’ una delle tante mulattiere che portano alle casette o a terrazze panoramiche mozzafiato.
Da qui potrai godere di una vista spettacolare su Pecorini Mare.

Il sapore del pesce e della caponata, il sale addosso che non se ne va, il profumo delle ginestre, i fiori fra le rocce.

Ciao Filicudi, torno presto….

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