Inaugurata ieri a Cervia la mostra di Keith Haring e Paolo Buggiani “Made in New York”.
Curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, l’organizzazione di MetaMorfosi Eventi in collaborazione con FPWS artist hub e Workshop Events, la mostra si svolge dall’11 marzo fino al 5 giugno ai Magazzini del Sale.
Un incontro particolare e una bella amicizia quella fra Keith Haring e Paolo Buggiani, che si sono conosciuti e hanno collaborato insieme nei primi anni Ottanta fra sperimentazioni artistiche e il cuore pulsante della Grande Mela.
A Cervia la mostra di Keith Haring e Paolo Buggiani
La mostra ci porta agli albori della Street Art.
E’ un momento storico in cui New York è in grande fermento, un periodo esaltante che ha visto la nascita di questa arte che è diventata storia.
Era il 1981 quando Paolo Buggiani notò nei passaggi della metropolitana dei disegni semplici, realizzati con il gesso sulle carte nere che servivano a coprire i manifesti scaduti.
Disegni di grande impatto che però venivano periodicamente buttati per fare spazio ai cartelloni pubblicitari. Paolo Buggiani riuscì a salvare una cinquantina di subway drawings, alcuni dei quali fanno oggi parte della mostra.
Fra le opere di Keith Haring esposte c’è il vinile di “Are you ready for love” realizzato per Elton John. Particolarmente interessante la testimonianza dell’amicizia fra Haring e Buggiani, con il disegno originale con dedica di “The Flying Man”. Un nuovo personaggio con le ali, ispirato alle performance urbane che Paolo Buggiani realizzava per le strade di New York.
Negli spazi della mostra sono esposte anche diverse opere di Paolo Buggiani. Grandi e piccole sculture metalliche, autentica testimonianza di un’invasione della città leggera e poetica.
Le immagino silenti, attaccate ai grandi palazzi della metropoli, interessante fusione fra paesaggio cittadino e performance artistica.
Fra poster, fanzine, foto e video a Cervia la mostra di Keith Haring e Paolo Buggiani ci racconta un pezzetto della storia di questa amicizia e di una città che ha visto nascere l’arte più dirompente, la Street Art.